Dal “brodo primordiale” alle micro-cavità delle rocce: cosa dice oggi la scienza sull’abiogenesi e perché certe narrazioni creazioniste continuano a circolare

Come è avvenuto il passaggio dalla materia inerte a quella vivente? Ovvero, l’abiogenesi. È una domanda fondamentale che spesso divide tra credenti e atei. Il sentimento religioso non dovrebbe impedire necessariamente di accettare il metodo scientifico. Non di meno, spesso creazionisti e sostenitori dell’intelligent design alimentano dubbi e creano vere e proprie strumentalizzazioni attorno agli enigmi rimasti insoluti.

Uno degli argomenti più abusati è quello sul presunto mistero dell’abiogenesi. Intanto la ricerca va avanti. Uno dei modelli più recenti teorizza che la vita possa essere nata nelle micro-cavità delle roccia. Ma come sarebbe avvenuto tutto questo? È possibile spiegare il passaggio dalle prime molecole organiche alla comparsa del nostro Last Universal Common Ancestor (LUCA)? Ne parliamo assieme al dottor Francesco Cacciante, biologo e neuroscienziato con un dottorato conseguito alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Volto del progetto di divulgazione A Caccia di Scienza, Cacciante ha da poco pubblicato per Apogeo il libro “Dalle stelle alla cellula“.