È difficile non pensare al passo evangelico del figliol prodigo nell’ascoltare il terzo disco di Conor O’Brien, per gli ascoltatori Villagers. Che si creda o no, non perché, dopo la bagarre elettronica e sopra le righe di “{Awayland}”, il cantautore irlandese è tornato a una strumentazione quasi del tutto “organica”, ma... Leggi e ascolta...

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