@ippogrifomimetico @informapirata @gestoredirete @scuola il sistema collassa se noi docenti lo permettiamo. Sono stata precaria a Roma su Storia dell'arte dal 1990 al 2010 poi Gelmini tagliò pesantemente le ore. Fino a quell'anno ero arrivata ad avere la cattedra di 18 ore annuale. Alla convocazione del 2011, tredicesima in grad., la proposta fu 11 ore serali a Nettuno. Grazie e addio. Per fortuna avevo :seconda laurea, perfezionamento, specializzazione e altre 3 abilitazioni. Passai a Mat Lett.
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@deniperni ribadisco non è la stessa cosa. @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola
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@ippogrifomimetico @informapirata @gestoredirete @scuola l'anno di prova c'è almeno dagli anni Settanta
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@ilarioq @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola di manuali scolastici in CC ne esistono parecchi, ti avevo mandato anche una bella lista, soprattutto su materie scientifiche. Ci sono anche progetti che cercano di diffonderli ma è difficile combattere con chi macina parecchi soldi...
Poi vabbè, scrivere libri richiede tempo, revisioni e tanto lavoro. Pensare solo a lavoro volontario è dura.
Parliamo di "free" in senso di libertà o solo di "gratuità"? -
> qualche verifica in più si fa
Eh... Purtroppo il concetto di verifica sta diventando sempre più grottesco: ormai la "verifica" è una formalità che serve sopratutto ad avvilire (l'anno di prova) o a spillare soldi (gli inutili "corsi" abilitanti o di aggiornamento) agli insegnanti.
Comunque voglio essere chiaro: me la prendo ANCHE con gli insegnanti, ma so bene che il problema non è stato creato da loro
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@emama non esistono soluzioni facili. In questo momento l'unica proposta sensata è quella di protestare contro alcune dinamiche che sono oggettivamente sbagliate. Perché per le famiglie non ha senso fare proposte prima di rivendicare un ruolo nel processo decisionale
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@emama @informapirata @gestoredirete @scuola
dei docenti ho tutta la stima, solo che non credo che dipenda solo da loro. Le famiglie vedono i docenti come strumenti, i ragazzi spesso ritengono di potersi formare da soli. Vogliono insegnanti su misura per una didattica su misura, come fossimo dei sarti
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@informapirata @scuola sì, infatti senza applicazioni per aprirli e senza una connessione internet non credo funzionino, la connessione serve per capire se il libro è stato comprato o meno, non so se siano davvero utili a chi li deve usare o più utili a chi li vende
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@emama senza generalizzare, ma sono ancora Indignato per il fatto che nei tre volumi di storia che mio figlio ha usato alle medie, il nome di Karl Marx ricorresse solo una volta. Una scelta questa che denota una chiara indicazione ideologica oltre che un indicatore di scarsa qualità
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@alephoto85 se ti sente @rms si arrabbia.
In ordine metterei;
1 posto La gratuità
2 posto La riproducibilità
3 posto La praticità di un libro a fascicoliSi lo so che è difficile, difatti sono allo zero assoluto, si lo so che mi hai mandato molti link ma non corrispondono alla mia idea.
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@ilarioq @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola perchè si arrabbia? È il primo a sottolineare la differenza tra libero e gratuito! È molto importante invece (aveva anche dato diverse idee su come monetizzare con il software libero... la stessa FSF ha programmatorз che lavorano dietro compenso, giustamente... mangiano anche loro
). Ci sono cose complesse che non si possono fare nei ritagli di tempo.
Allora rinnovo il mio consiglio... conviene mettere su un sito in cui spieghi l'idea e il progetto altrimenti difficile trovare qualcunə che ci lavori... -
@alephoto85 lui e molto molto molto (infinitamente molto) più modestamente io, ho scritto freesource e non open. @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola
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@ilarioq @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola e io ho chiesto se "free" sta per libero o per gratuito! Perchè il termine inglese è ambiguo e Freesoftware, nell'idea di Stallman significa libero, non necessariamente gratuito!
Questa distinzione è importante e spesso fraintesa...
https://www.fsf.org/it/il-software-libero-e-una-questione-di-liberta-non-di-prezzo
(giusto per, ma trovi anche dei video in cui lo stesso Stallman spiega bene la differenza) -
@alephoto85 ah beh non sarebbe male si arrivasse a stipendiare qualcuno. @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola
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@informapirata @unruhe @scuola finché tutti non potranno avere facile accesso alla tecnologia per una corretta ed efficace fruizione, forse è giusto che i libri elettronici siano scansioni dei libri reali, per evitare inutili concorrenze e tensioni sociali. Va da se che ci sono possibilità enormi, in certe discipline, di fare dei testi elettronici efficaci.
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@ilarioq @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola comunque pensaci a un sito o qualcosa di simile, giusto per mettere nero su bianco quello che hai in testa e renderlo disponibile e raggiungibile da più persone... magari non succede nulla ma a mio parere vale la pena provarci!
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@alephoto85 giusto hai ragione.
Allora primo posto pari merito per gratuità e riproducibilità. @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola -
@ilarioq @deepthroat @informapirata @akaCisco @scuola ok, ci sta! Ti ho già risposto poi per l'idea... Almeno un sito piccolo o anche solo un wiki con "due righe" di spiegazione. Secondo me di soluzioni per provare ci sono. Poi oh, se non ne esce nulla, amen.
Però è una bella idea e quindi ne vale la pena... -
@generalespecifico @informapirata @scuola dipende sempre chi fa cosa perché. L'imposizione dei libri di testo è una storia vecchia. Serviva ad alcuni editori a battere cassa, non so se coi libri digitali la storia non si ripropone uguale. Il digitale chi lo gestisce? Chi lo comprende? Non saprei. È vero che può migliorare, ma può anche spingere i soliti attori a battere cassa davanti a prodotti scadenti e di difficile fruizione, oltre che prodotti chiusi e con tanto di DRM, ripeto.
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