Bugiarda — Ayelet Gundar-Goshen

Bugiarda potrebbe benissimo essere riassunto con la frase «Tutti mentono, tutti sono bugiardi», ma, nonostante un’idea di partenza interessante, lo sviluppo manca il bersaglio (anche se non di molto).

Il romanzo parte in modo molto semplice: una ragazza di 17 anni accusa di molestie un uomo. Facile, semplice, chiaro. Se non fosse che, in realtà, la molestia non è mai avvenuta e quindi la protagonista si trova in un turbine generato da una bugia da cui è molto difficile uscire.

È talmente difficile uscirne che anche l’autrice si perde in tutto ciò, alle volte parlando di vicende passate dei personaggi che, spesso, non hanno conseguenze nella storia del romanzo. Sì, forse rendono più pieni i personaggi, ma tagliano il tempo della trama inutilmente, trama che è comunque intrigante e affascinante, riesce a tenere il lettore incollato quando procede spedita. Però ci sono troppi blocchi, troppi freni che rovinano un po’ la continuazione del romanzo.


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