Nove di spade

La prima spada - Il buio sulla parete (Solo della notte è la solitudine E l’angoscia dell’uomo) La seconda spada - La bianca veste (Un miraggio, forse, d’innocenza Un miracolo bambino) La terza spada - Le mani a coprire il volto (Nostra soltanto è la disperazione, La vita che ci abbandona) La quarta spada - Le lacrime (Soli siamo di fronte Alla morte di noi stessi) La quinta spada - Rosacroce e zodiaco tra le lenzuola (La fasulla responsabilità Delle stelle) La sesta spada - La morte violenta ai piedi del letto (Sei tu che tenzoni te stesso) La settima spada - Sfiora i capelli (Gli spettri dei dubbi Si annidano come forfora) L’ottava spada - Recide il collo (Dov’è la mia testa mortale? Appartiene a me stesso Al di fuori di me) La nona spada - Dritta al cuore. La nona spada dritta al cuore.

Se da te proviene il destino Che ti accarezza nel sonno Se sei tu l’inquietudine Che ti tiene sveglio Tra le lapidi dei tetti E sotto le stelle fugaci Se i tuoi occhi son quelli della morte E la tua pelle è quella di un cadavere Riposa con la gentilezza Della primavera che sfiorisce Lasciati andare come petalo appassito Come pomeriggio d’autunno che cede alla notte Sii la notte dell’anima che chiedi Sii la notte della morte che brami.

L’ombra di nove spade Aleggia su di te L’ombra di nove spade.



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