Parla come pensi. Pirla come parla.
Il linguaggio modella il nostro pensiero e la realtà che ci circonda. La parola è creatrice.
Due concetti ovvi, semplici, ma che tocca ricordare in un tempo in cui qualcuno sta cercando di ridefinire un mondo che era già abbastanza iniquo e assurdo per molti di noi.
Lo spunto mi arriva dalle parole dette qualche tempo fa da uno dei più fulgidi rappresentanti, o almeno così è considerato dai suoi, dell'intellighenzia neo-fascista. E che ne definisce impietosamente la cifra.
Con le sue ubique ospitate televisive è quanto di meglio questa Destra è riuscita ad esprimere per imporre la sua egemonia culturale. Un personaggio che vent'anni fa era considerato una nullità dai suoi stessi compagni di partito e dal suo Segretario, che lo aveva collocato in una posizione dove non potesse nuocere. Ma con la Meloni viene riesumato e proposto come giornalista-intellettuale-opinionista-portavoce nonché “esperto di numeri” (giuro, si auto-definisce così).
L'antefatto: il provvedimento del presidente argentino Milei, che qualche mese fa con una legge dello Stato ha stabilito che riguardo alle persone con disabilità mentali e fisiche potranno essere usati termini come ritardato mentale, handicappato, mongoloide, idiota e imbecille nei documenti ufficiali e nei rapporti con le istituzioni pubbliche.
Ciò significa che tutte le famiglie argentine con figli o parenti disabili saranno costrette, ad esempio, a firmare i moduli ufficiali di richiesta di un sussidio, o di un qualsiasi altro tipo di sostegno, nei quali i loro figli o parenti sono chiamati con quegli appellativi.
In tempo zero, buttate nel cesso conquiste fondamentali in tema di disabilità come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), pubblicato dall’American Psychiatric Association, oggi utilizzato in tutto il mondo.
Insomma, una mostruosità disumana, civile, giuridica e scientifica.
Visto l'andazzo non stupirebbe se i prossimi passi dell'amico sudamericano della Meloni saranno quelli di una vera e propria discriminazione, dell'emarginazione sociale, del rifiuto e magari dell'internamento. Un processo che se adottato in altre parti del mondo potrebbe rievocare lo spettro dell'eugenetica. Futuro distopico? A me sembra di esserci già dentro fino al collo.
Il commento del nostro piccolo individuo, in una nota trasmissione televisiva, fu più o meno questo (per estremo rigore non metto “”, ma in rete si trova “tutto il girato”): con il politically correct si è andati troppo oltre, se Milei ritiene che sia giusto usare quei termini dobbiamo rispettare la sua opinione e la decisione di uno Stato sovrano. E in fondo si tratta solo di parole, ognuno può usare quelle che preferisce. Io sono per la libertà di pensiero e di parola.
Sovranisti un tanto a parola e comunque sempre col culo degli altri.
Questo stanno facendo le destre e personaggi pericolossissimi come Trump, Putin, Milei, Bolsonaro, Orban, partiti come FdI, Vox, AfD e bassa grottesca manovalanza come il succitato novello filosofo: criticano, sbeffeggiano e denigrano il politically correct, l'uso politico delle parole da parte della cultura di sinistra egemone (ci credono solo loro), ma cercano con tutte le loro forze di rimodellare il nostro pensiero e il mondo che conosciamo con le loro parole e il loro linguaggio di intolleranza, razzismo, violenza e disumanità.
Serve una lotta dura e senza quartiere, serve risvegliarsi dal torpore e sollevarsi.
Now playing:“Mr. Crowley”Blizzard of Ozz – Ozzy Osbourne – 1980
R.I.P. Godfahter of Metal.