poi c'è il problema dell'indisciplina, voi appunto siete dei bravi ciclisti e rispettosi ma tanti non lo sono, ne vedo tanti ogni giorno sui marciapiedi, contromano, non si fermano al rosso, ti suonano in modo arrogante se osi passare sulla ciclabile, è tutto uno "scansati che passo io", non so se la stessa cosa avviene nelle mitiche città europee di cui visitiamo i centri storici senza sapere che succede fuori, è tanto che non ne vedo.
per non parlare dell'esercito di bici (anche elettriche), monopattini, mono ruota e altre diavolerie elettriche che occupano e intralciano i treni e le metropolitane.
io percepisco un caos di cui comunque anche i ciclisti (non voi, ripeto) fanno parte, lo alimentano e talvolta mettono a rischio i pedoni, in particolare persone anziane e a volte anche loro stessi, andando troppo veloci e magari senza guardare troppo da ogni lato in mezzo a un traffico mostruoso, spesso di natura commerciale (carico e scarico, betoniere, anche tir).
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@ciccillo @lgsp però scusa, proviamo un attimo a separare dal tuo racconto i rider e i monopattini elettrici perché altrimenti viviamo in due città diverse
(che poi può pure essere eh, nel senso che io abito a ovest e lavoro a est e faccio determinate strade ma magari a sud c'è tutt'altra situazione, per dire).
I rider usano ormai quasi tutti biciclette elettriche modificate che mi superano tranquillamente ad almeno 30-35km/h senza mettere nemmeno i piedi sui pedali. Vanno su marciapiedi e contromano spesso guardando lo smartphone o parlando perché sono di fretta, lavorano e vengono pagati poco e male. Sono, per me, a tutti gli effetti dei Garelli elettrici che dovrebbero stare solo sulla strada.
Si può dire simile dei monopattini elettrici che troppo spesso vengono usati male e vanno su marciapiedi convinti che sia il posto giusto per loro.
I ciclisti, esclusi quindi dall'elenco quelli di cui sopra (che per me non sono da considerare nella categoria ciclisti), siamo quattro gatti a Milano che tutto danno tranne fastidio secondo me. Per carità di indisciplinati ce ne sono come in tutte le categorie ma rispetto al bordello che c'è a Milano facciamo veramente il tiro al bersaglio, secondo me, a dire che sono uno dei problemi della mobilità milanese.
Comunque visto che hai parlato di estero, non so se sei mai stato in Nord Europa ma lì le piste ciclabili vengono prese sul serio e se da pedone provi a metterci piede vieni davvero travolto come in autostrada, altro che Milano
di recente sono stato a Stoccolma ed era più facile attraversare una strada con le macchine sulle strisce pedonali che attraversare una pista ciclabile in alcuni momenti!
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che ti devo dire, peccato per Stoccolma, non è che se un fenomeno accade lì allora è buono comunque.
io se sono su un mezzo con le ruote e vedo davanti a me qualsiasi altro mezzo guidato da un umano o un pedone, prima cosa rallento e poi in caso mi fermo ma se tu ritieni giusto andargli addosso per me sei comunque una bestia, anche se svedese!
dopodiché è inutile che ti dissoci, sulle tue beneamate piste ciclabili ci stanno anche monopattini, monoruota e biciclette elettriche equivalenti (qui dici bene) a un motorino, faresti bene allora a chiedere al tuo caro sindaco-squalo, campione di bike-washing fatto pure male, di impedire loro di stare sulle ciclabili per riservarle invece a voi 4 gatti! -
il problema sono le auto.
Se la gente guidasse le auto in modo sicuro, le biciclette starebbero in strada con loro e tutto sarebbe più semplice.
A catena creano problemi a tutti gli altri. Sono sempre e comunque le auto che travolgono i pedoni, non le biciclette, e i ciclisti.meno auto ci saranno e meglio vivremo. Il resto rischia di diventare una guerra tra poveri. Non che non si possano esprimere critiche, è giusto migliorare la circolazione anche delle biciclette ed è vero che monopattini e bici elettriche stanno diventando difficili da gestire, ma tanto l'origine di tutti i problemi sappiamo qual è.
La gente muore, la città si congestiona, l'inquinamento è a livelli altissimi per le strade a causa delle auto. -
@ciccillo @lgsp mi sa che c'è stato un fraintendimento
ho fatto l'esempio della Svezia solo come racconto e come esempio, non come "cosa da fare anche qui che bello che investono i pedoni"!
Partendo da questo comunque passare sulle corsie ciclabili da pedone è semplicemente pericoloso tanto quanto passare con il rosso a piedi o in mezzo alla strada senza strisce pedonali. Inoltre se la pista ciclabile (che, ricordo, è dedicata alle biciclette e non stiamo parlando quindi di una semplice area pedonale ad uso misto) è invasa da pedoni io, ciclista, non la prenderò perché non ha senso rischiare di investire persone e andare piano, piuttosto me ne sto in strada.
Io non ho l'automobile e ho due figli quindi sono innanzitutto un pedone e solo durante il tragitto casa-lavoro un ciclisa (anche qui un piccolo dettaglio: le scuole hanno orari predefiniti e il lavoro pure e spesso l'una se ne frega dell'altro. La scuola di mio figlio fa entrare i bambini solo dalle 8.30 alle 8.35 e il lavoro mi chiede di essere presente alle 9. C'è poco da chiedere di "fare le cose per tempo e non di fretta" è la società fatta in un certo modo, non è che siamo noi pigri che ci svegliamo alle 8 e vogliamo arrivare di corsa al lavoro perché piace dormire).
Da pedone comunque noto semplicemente che i rischi che corro quando sono sul marciapiede sono: auto che parcheggiano tra gli alberi e che quindi fanno manovre pericolose sui marciapiedi, rider con biciclette modificate che passano sui marciapiedi e persone sul monopattino.
Non riesco bene a capire il tono della conversazione visto che siamo su internet e non vorrei fraintenderlo, perché sarebbe delle mie beneamate piste ciclabili? Io ho solo detto che vorrei arrivare vivo in ufficio e possibilmente a casa al ritorno, non che Milano debba diventare Amsterdam. I monopattini veloci e le biciclette elettriche modificate sono un problema anche per me, sia quando sono a piedi che quando sono in bicicletta. Purtroppo il sindaco su questo ha fatto poco o niente (seppur nel mio ufficio tutti concordano sul contrario ovvero che ha fatto troppo per le bici e poco per le auto...)
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@skariko @lgsp sono pedone e basta e devo stare a insegnare a una certa ora in un’altra città, tutto qui.
però mentre prima a Milano dovevo guardarmi dalle auto e basta (anche sulle strisce pedonali), ora devo guardarmi anche da bici da corsa, bici elettriche, monopattini elettrici e mono ruota, dentro e fuori le ciclabili e anche sui marciapiedi e questo è un problema tuo e del sindaco manager che ha distrutto una città, illudendo quei deficienti del piddi di renderla attrattiva e internazionale mentre l’ha trasformata in un inferno buono solo per essere visitata da mass tourist o abitata da giovani disponibili a farsi mezzi schiavi del terziario avanzato con la famiglia che gli paga l’affitto e gli schiavi interi dei rider che gli portano da mangiare.
ti consiglio di scappare via al più presto insieme ai tuoi figli, se puoi, per non farli crescere in un inferno creato dal capitalismo finanziario e criminale, le ciclabili sono solo fumo -
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@skariko @lgsp sì vedo dalla tua pagina che ti sdilinquisci per le varie situazioni di rigenerazione urbana e altre bullshit varie da ceto medio riflessivo pro Sala, quindi mi pare inutile proseguire sta discussione, siamo su pianeti diversi e, ci tengo a precisarlo, nel mio caso anche da quello dei tuoi colleghi destrorsi che pensano che il problemi sono le buche e troppe ciclabili e non vedono l’ora di fare una giunta nuova di centro-qualcosa riciclando il Beppe in qualche ruolo, io suggerirei Assessore all’Urbanistica e la Rigenerazione
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@GustavinoBevilacqua @bbacc @skariko @lgsp
il problema è che a Milano sulle bici ci vanno i borghesi in ufficio, non prima di aver accompagnato il bimbo a scuola anche lui col suo bravo caschetto, invece gli egiziani o srilankesi che gli fanno trovare l’ufficietto ben pulito e la colf filippina che gli passeggia il cane e gli tiene pulita la casa si guardano bene dal farsi 8+8 in bici per andare al lavoro, quando poi si spaccheranno la schiena per altre 4+4 ore, oltre a non avere i soldi per acquistarsi la bici da corsa col seggiolino e caschi e caschettini per grandi e piccini.
e guai a intralciarli sulle piste ciclabili, son territorio loro e guai a chi glielo invade, ti scampanellano e rimbrottano all’istante, se sei un pedone ovviamente, forti con i deboli e deboli con i suv e i furgonati, meglio salire in bici sui marciapiedi, non si sa mai! -
vabbè ora le bici sono solo un vizio da borghesucci...bello sarebbe un mondo solo di suv e motorini e tumore ai polmoni, molto proletario.
La maggior parte degli stranieri che fa lavori umili e faticosi si muove coi mezzi, non col suv.
Io qui in bicicletta ne vedo tantissimi , comunque ora si parla di Milano e distanze chilometriche , ma dove vivo io con una bici da strada sgangherata in 10 minuti arrivi ovunque , non è che tutto il mondo sia come Milano . ci vanno pure i muratori in bici -
@bbacc @ciccillo @GustavinoBevilacqua @lgsp a furia di luoghi comuni non so più nemmeno io chi sono, ma ho scoperto di essere borghese perché uso la bicicletta al posto dell'auto (lol)
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boh, che ti devo dire, sono stato trascinato nella discussione per avere un parere sulla ciclabile di viale tunisia che è unanimemente ritenuta un enorme bidone, poi ho osato dire che il problema è la fretta, apriti cielo!
" eh ma sono costretto per lavoro"
(questo sì che non è un luogo comune!
)
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@ciccillo ma perché dici "apriti cielo"? Io sono praticamente d'accordo con te e con quello che hai detto, cercavo solo di distinguere meglio le categorie perché paragonare mezzi elettrici che vanno anche a 35km/h a biciclette normali mi sembra inesatto e si fa di un'erba tutto un fascio generalizzando troppo.
Sul "devo andare veloce" non è una questione di luogo comune, non ho ben capito perché lo dici. Io andrei a piedi per esempio, non sono un appassionato ciclista anche perché non va d'accordo totalmente con la mia ernia (le camminate invece si), ma ho detto chiaramente il motivo che non è un luogo comune ma un dato di fatto: la scuola apre alle 8.30 e chiude alle 8.35 e al lavoro devo essere presente alle 9 perché sono un semplice dipendente. Se tu hai un'alternativa realistica la ascolto e l'accolgo volentieri (in auto ci metterei pure più di quanto ci metto in bici, per inciso), altrimenti la mia situazione è questa (e credo quella di molti, purtroppo).
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Verissimo, monopattini e bici elettriche spesso sono l'investimento non solo dei rider, ma in generale di tantx lavoratorx immigratx che a Torino si muovono dalla città alle zone industriali.
L'ultimo decreto, pieno di regolarizzazioni per gli utenti non in macchina, è stato proprio un'attacco di classe in più.
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@12ax7 @GustavinoBevilacqua @skariko @lgsp @bbacc che regolarizzazioni? attacco di classe? chiedo per curiosità, non per aprire un’altra polemica, non ne so nulla
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@ciccillo
Vieni alla ciclofficina di Segrate la domenica, vedrai quanti borghesi vengono ad aggiustarsi la bici da corsa.Sai che hai moltissimi pregiudizi, e ragioni su categorie veramente ristrette?
I ciclisti si arrabbiano sr cammini sulla ciclabile? Prova a camminare in mezzo a piazzale Loreto, e vedere cosa fanno quelli in auto.
Per me questa discussione è inutile, quando uno ha preconcetti assurdi e inamovibili, contro qualunque evidenza e ragionevolezza.
Hai trovati il Nemico: il borghese in bici col casco (per fortuna lo mette anche al figlio) che per spostarsi non usa il SUV, per sentirsi superiore, e invece che spaccarsi le ossa, lavora in ufficio. Sia mai che qualcosa non entri nelle semplici scatolette su cui fai affidamento -
@lgsp @12ax7 @GustavinoBevilacqua @skariko @bbacc
forse borghese è un termine troppo generico, hai ragione, suggeriscine uno tu per la categoria cui appartieni e uno per quella cui appartengono coloro che non possono comprarsi una bici da corsa per andare al lavoro e non si farebbero mai 8 + 8 o 12 + 12 km per andare a svolgere un lavoro pesante, di pulizia o di cura, alla stessa distanza da casa
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@ciccillo @lgsp @12ax7 @GustavinoBevilacqua @bbacc ma perché bici da corsa? di chi parli? io non so manco come è fatta una bici da corsa
comunque ti direi impiegato ma non riesco a capire dai toni bizzarri che utilizzi (e che potrei distorcere per via della scrittura) in che modo dovrei sentirmi in qualche modo in colpa perché lavoro davanti al computer e scelgo di andare a lavoro in bicicletta perché lo dici come se fosse una cosa negativa... ma non capisco se la cosa negativa è la bicicletta (non da corsa!) o il lavoro da impiegato o forse entrambe le cose? Sono confuso...
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