@alepole @emama @scuola@mastodon.uno @scuola@poliverso.org uhm è rimasto fuori @Fbrzvnrnd
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@alepole @Galessandroni @scuola @scuola@poliverso.org Se hai una classe semidecente osa sempre. In prima media ho proposto ai ragazzi di confrontare lo stesso brano dell'Odissea tradotto da tre autori diversi: Calzecchi Onesti, Monti, Vitale. Non avevano mai visto l'Odissea integrale con testo a fronte. Ho portato le mie copie. Vista la buona accoglienza e la curiosità ho proposto di confrontare "Ulisse nell'antro di Polifemo". Poi ho domandato quale preferissero: Calzecchi Onesti. Scelta persino motivata!
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@alepole @Galessandroni @scuola @scuola@poliverso.org nota a margine: Omero. Era una classe di 14 alunni, solo 4 italiani. Gli stranieri di provenienze varie, dall'Albania, al Perù, dal Marocco alle Filippine etc. Erano assieme dalle elementari, un paio dall'asilo. Erano molto affiatati. Una bella classe, piacevolissima, curiosi e non si spaventavano di osare. Per me come docente era il massimo. Avevano avuto una buona preparazione. Ma il metodo Digital board ha funzionato bene anche con classi "difficili".
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@ilarioq @alepole @emama @scuola@mastodon.uno @scuola@poliverso.org tra le cose fatte recentemente con gli smartphone e/o digitale: un labirinto dantesco con i loro cellulari sparsi per una classe che mandavano suoni 'infernali'; una riscrittura delle novelle boccaccesche come videogame narrativi con Twine; un laboratorio cinema/audiovisivo costruito con visual novel video e Ren'Py, un TG di classe settimanale su medio oriente, usa, tecnologia, europa e liguria, fumetti danteschi in IA, videolaboratorio su Don Chisciotte
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@ilarioq @alepole @emama @scuola@mastodon.uno @scuola@poliverso.org non poterli usare, ufficialmente almeno, per me sarà un gran casino
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@Fbrzvnrnd @ilarioq @alepole @scuola @scuola@poliverso.org bellissime idee!!! Credo che per uso didattico e solo durante la durata della lezione possano essere usati. A fine lezione vanno riposti
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@emama @ilarioq @alepole @scuola@mastodon.uno @scuola@poliverso.org secondo l'ultima circolare, non più
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@Fbrzvnrnd @ilarioq @alepole @scuola @scuola@poliverso.org
Letta. Circolare n. 3392 del 16 giugno 2025. Vietato anche alle Superiori Secondo grado. Ammesso solo in pochi e precisi casi.
Non rimane che usare i tablet, che non tutti possono permettersi e non tutte le scuole mettono a disposizione degli studenti. -
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@ilarioq@livellosegreto.it
Lo smartphone è una fonte inesauribile di distrazione per individui in età evolutiva, inoltre le ricerche recenti in ambito psicologico e neurofisiologico pare convergano nell'individuare una correlazione con i centri del piacere e della dipendenza ...
Questo è un vecchio articolo, ma ce ne sono di recenti:Dopamina e ricompense: come uno smartphone hackera il nostro cervello
Il documentario The Social Dilemma riporta al centro dell’attenzione una verità nota da tempo: se non riusciamo a staccarci dai dispositivi digitali, è perché sono progettati proprio a questo scopo
Wired Italia (www.wired.it)
Pensare di non disciplinare la cosa per una visione 'divietofobica' è a mio modo di vedere sbagliato.
Semmai, secondo me, la fine della alleanza scuola-famiglia rende difficile l'applicazione del divieto e l'esperienza temporanea di liberazione da questi device, al fine di riscoprire le interazioni naturali, analogiche e personali.
La libertà di una scelta, una nuova consapevolezza e nuove intenzioni possono benissimo cominciare da un divieto saggiamente imposto.
Ciao. -
@alepole@mastodon.uno
Finché lo svolgimento del tuo programma ministeriale te lo consente, cioè finché percepisci di avere uno spazio di libertà e di manovra, prova ad usarlo per rinvigorire il dialogo, la conoscenza di ognuno oltre le materie che insegni.
Cosa cerca un giovane? Dialogo, ascolto, comprensione? Allora se accetti il suggerimento prova ad 'offrirti al di là di qualunque schermo, che sia la lim o un tablet.
Se il giovane che hai di fronte assapora il gusto della interazione umana, poco o nulla giudicante ma molto ascoltante, il correre verso quel display per l'ennesima volta si allentare un pò.
Non sarà possibile farlo con tutti. Quelli che scappano dalla classe, quelli che vanno 200 volte al bagno, quelli che cercano la lite con il compagno della classe affianco... eccetera avranno bisogno di una attenzione specialistica, ma immagino tu lo sappia già. Nulla vieta di provare, comunque...Ciao
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@jonat ma come riscoprire le interazioni umane?
Sport e hobby sono un buon modo ma richiedono un impegno economico e temporale che non tutte le famiglie possono soddisfare.
Cosa intendi con "saggiamente imposto"?
Ad esempio guardare video dello sport
che si pratica, sarebbe concesso?
Oppure confondiamo telefono e social?
Veramente complesso...
@Fbrzvnrnd -
@ilarioq @jonat tutto hackera il nostro cervello, lo stesso sistema di controllo scolastico e di ricompense in cifre da uno a dieci nascono per controllare e indirizzare. Penso che lo smartphone sia terribilmente distraente, certo, è che la proibizione, specie alle secondarie di secondo grado, sia una facile rinuncia all'impegno formativo da parte delle scuole e la perdita di un valido strumento didattico
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@ilarioq@livellosegreto.it
Ti rispondo sulla base di ciò che conosco io e dal mio punto di vista.
Tu insegnante devi svolgere il programma che il ministero ha previsto per le tue materie, se non stai su materia ma invece su sostegno hai qualche possibilità in più di dialogare con il ragazzo o la ragazza che ti trovi a dover seguire, dopodiché il tempo è poco.Magari basterebbe finire la lezione dieci minuti prima ogni volta, e parlare con la classe o con singole persone, oppure dedicare un venerdì al dialogo e rimandare uno sprint necessario alla lezione successiva.
Cioè devi trovare tu quello spazio di libertà tra le pieghe burocratiche e ministeriali, e lo so che è difficile e poco logistico, perché mentre parli con qualcuno devi anche 'tenere la classe e se è una di quelle 'difficili' è complicato.
Siccome però i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, meglio poco che niente.
CiaoPS: 'saggiamente imposto' significa secondo me che un adulto più consapevole e responsabile di un soggetto in età evolutiva pone paletti e regole per fornire punti di riferimento chiari, invece di un permissivismo generalizzato. Se sai che una cosa è dannosa, la proibisci, poi fornisci anche spiegazioni, ma intanto quella proibizione mette in sicurezza la persona da quella influenza...
Che poi sia difficile da attuare nell'ambiente delle scuole italiane, beh... questo lo sappiamo... -
@jonat non penso sia compito della scuola educare al giusto uso dello smartphone.
Come dicevo lo sport e gli hobby, strumenti di socializzazione fisica, sono a carico della famiglia che non sempre può. -
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