Ci voleva un raid israeliano su una chiesa cattolica a Gaza e il ferimento di un prete, padre Gabriel Romanelli, per far svegliare dal suo sonno atavico Giorgia Meloni.

Ci voleva un raid israeliano su una chiesa cattolica a Gaza e il ferimento di un prete, padre Gabriel Romanelli, per far svegliare dal suo sonno atavico Giorgia Meloni.
Che, all’improvviso, si sveglia e tuona: “Gli attacchi israeliani contro la popolazione civile sono inaccettabili”.
E lo stesso ha fatto Tajani.
Sono due anni che i civili a Gaza vengono trucidati, massacrati, bombardati, affamati, assetati senza che né Meloni né Tajani abbiano mosso un dito.
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L’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia è un atto gravissimo, vigliacco, ma non è il primo, non è l’unico e non è nemmeno il più grave.
Evidentemente per il governo italiano esistono vittime di serie a e vittime di serie b o c e d.
Che qualcuno si sia finalmente accorto che Benjamin Netanyahu è un criminale e criminali sono le sue azioni? O è solo l'indignazione di un momento?

@Bastacosi Immagino che ad un certo punto il silenzio non può piú essere frainteso.

@steffy E quindi serviva questo.
Perché prima no.
Prima erano ospedali, scuole, mercati, tende di sfollati, bambini arsi vivi, corpi sepolti sotto cumuli di pietre, madri che abbracciavano figli senza testa.
Prima erano giornalisti carbonizzati, medici dilaniati, volontari umanitari fatti a pezzi.
Prima erano “errori tecnici”.
Sessantamila morti, diciottomila bambini ma non era ancora “inammissibile”.