Boom di cyberattacchi in Europa! Ogni 3 minuti un’azienda viene colpita
Con la rapida crescita delle minacce digitali, le aziende di tutto il mondo sono sotto attacco informatico. Secondo gli ultimi dati di Check Point Research, ogni organizzazione subisce in media 1,984 tentativi di attacchi a settimana, con un aumento del 143% rispetto a quattro anni fa. Nel secondo trimestre del 2025, il volume degli attacchi è aumentato del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 58% rispetto al 2023 e di quasi 2,5 volte rispetto al 2021.
Gli aggressori sono particolarmente attivi negli attacchi alle istituzioni educative. In media, ogni settimana vengono registrati 4.388 attacchi in questo settore, con un aumento del 31% rispetto allo scorso anno. Come sottolinea il team di Check Point, queste organizzazioni soffrono spesso di una cronica carenza di finanziamenti per i sistemi di sicurezza e, allo stesso tempo, dispongono di un elevato volume di dati personali di studenti e insegnanti, il che le rende un bersaglio ghiotto.
Anche i governi rimangono a rischio, con una media di 2,632 attacchi a settimana, poiché archiviano informazioni critiche e possono essere utilizzati per ottenere influenza politica. Il settore delle telecomunicazioni, che attira l’attenzione per il suo ruolo nella fornitura di infrastrutture nazionali e nell’archiviazione dei dati degli abbonati, si attesta su un livello simile, con 2,612 attacchi a settimana.
Sulla base dei dati raccolti da oltre 150.000 reti e milioni di endpoint, l’Europa ha registrato il maggiore aumento degli attacchi, con un aumento del 22% su base annua. Il Nord America è al secondo posto con il 20%. In termini assoluti, le aziende europee subiscono in media 1,669 attacchi a settimana, ma il tasso di crescita suggerisce che gli hacker stiano sfruttando attivamente tensioni regionali, discrepanze legislative e un’elevata concentrazione di dati preziosi.
Tuttavia, l’Africa registra il numero più elevato di attacchi, con 3,365 a settimana, seguita dall’Asia-Pacifico con 2,874. Nonostante la minore intensità in termini di numero di attacchi, le aziende nordamericane sono quelle più spesso prese di mira dagli attacchi ransomware più distruttivi, rappresentando il 53% di tutti gli incidenti registrati. L’Europa rappresenta un quarto dei casi, mentre l’Asia l’11%.
I gruppi criminali motivati finanziariamente prendono di mira più spesso le aziende nei settori dei servizi alle imprese (10,7% di tutti gli attacchi ransomware), manifatturiero (9,8%), edile e ingegneristico (9,5%), sanitario (7,8%) e dei beni e servizi di consumo (7,6%).
Gli analisti di Check Point sottolineano che non è previsto che la pressione si allenti. Per far fronte al nuovo livello di minacce, le organizzazioni devono costruire difese proattive, non solo reagire agli attacchi, con sistemi multilivello e un monitoraggio costante.
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