XVideos e Bang Bros sotto accusa dalla Florida per la verifica dell’età. Tutela o Censura?
Nelle ultime settimane abbiamo discusso a lungo della bufera scoppiata nel Regno Unito dopo l’entrata in vigore della legge che impone la verifica dell’età per accedere ai principali portali di contenuti per adulti. In questo giorni, diversi siti di contenuti materiale per adulti sono sotto accusa per presunte violazioni della legge della Florida sulla verifica dell’età.
Il procuratore generale della Florida James Uthmeier ha fatto causa alle società madri di XVideos, XNXX, Bang Bros, Girls Gone Wild e TrafficFactory per aver violato una legge che richiede ai siti pornografici di verificare che i visitatori abbiano 18 anni “utilizzando un metodo di verifica dell’età anonimo o standard“.
Secondo Uthmeier, i siti in questione “hanno apertamente sfidato l’HB 3 da quando è entrato in vigore” il 1° gennaio. Afferma di aver inviato lettere a due delle aziende ad aprile, chiedendo loro di conformarsi o di affrontare azioni legali, ma che “non hanno apportato alcuna modifica”.
Come riportato da Axios, XVideos.com attualmente presenta un banner che critica “la TRUFFA della verifica dell’età“. XVideos è il secondo sito porno più popolare al mondo dopo Pornhub. L’accesso è gratuito e riceve quasi 3,5 miliardi visite mensili a livello globale. Diversi milioni di queste, secondo Uthmeier, provengono dalla sola Florida.
La società madre di Pornhub, Aylo, nel frattempo, ha bloccato i suoi siti in Florida (e in una dozzina di altri stati) da dicembre in segno di protesta contro la legge.
Infatti la maggior parte delle persone riesce ad aggirare le restrizioni utilizzando una VPN. “Stiamo intraprendendo azioni legali contro questi pornografi online che si approfittano deliberatamente dell’innocenza dei bambini per trarne profitto economico“, afferma Uthmeier.
La legge della Florida blocca anche l’uso dei social media per i minori di 14 anni e lo limita per i quattordicenni e i quindicenni. NetChoice e la CCIA, organizzazioni che rappresentano i giganti dei social media Meta, Snap e X, hanno citato in giudizio Uthmeier nell’ottobre dello scorso anno, accusandolo di violazioni del Primo Emendamento.
A giugno, un giudice federale si è pronunciato a favore delle organizzazioni e a temporaneamente bloccato la legge, affermando che era probabilmente incostituzionale. Il Procuratore Generale della Florida, tuttavia, ha presentato ricorso.
Tuttavia, le leggi sulla verifica dell’età in generale hanno ottenuto una vittoria a giugno, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la versione del Texas.
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