Dopo oltre tredici anni di carriera, centinaia di concerti in tutto il mondo e una discografia che ha saputo ridefinirsi continuamente, la band post-punk canadese torna in tour a Roma il 7 ottobre per presentare l'ultimo lavoro, un disco profondo e intenso.

Fin dagli esordi, i Preoccupations (originariamente Viet Cong) hanno rappresentato in qualche misura quella che sembra essere l'anima più pura e intransigente del revival post-punk, caratterizzata da sonorità ansiogene e disperate mescolate a melodie che accendono però una luce di speranza, per quanto tenue, in una sorta di gioco tra ombre e luci.

Insomma, Preoccupations sembra essere un vero e proprio manifesto oltra al nome della band e anche il titolo del nuovo lavoro, Ill at Ease, traducibile più o meno come "a disagio", è tutto un programma. Si tratta del risultato di migliaia di ore passate a esplorare nuove direzioni sonore e affrontare vecchie e nuove inquietudini. L’album attinge a generi mai toccati prima dal gruppo, restando però fedele alla tensione emotiva che ha sempre caratterizzato il loro percorso.

Dal punto delle tematiche toccate, Ill at Ease è una riflessione cruda sull’ansia, l’isolamento, la perdita e il senso di precarietà che accompagna la nostra epoca. Brani che alternano visioni apocalittiche e introspezione, fantascienza e realtà, rabbia e rassegnazione, costruiscono paesaggi sonori che riflettono il disagio esistenziale del presente.

«Dopo 13 anni, è un privilegio poter ancora creare e condividere nuova musica», dichiarano i Preoccupations. «Il terreno sotto di noi sembra ancora solido, ma non possiamo scrollarci di dosso la sensazione che non lo sarà per molto. E per questo saremo per sempre Ill at Ease».

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