@DataKnightmare @informapirata @scuola in pratica non imparano a studiare, che probabilmente è la capacità migliore che possano acquisire negli anni di scuola…. Ottimo, così formeranno un gregge facilmente addomesticabile di ingranaggi usa e getta eh… bello… davvero bello….
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@informapirata @Yaku dicevo dell'astuccio
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@deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne
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@deepthroat @informapirata @scuola sta cosa poi sarà valida all'università, ma ai gradi inferiori è davvero rara
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@sabrinaweb71 @informapirata @DataKnightmare @scuola (questa era la versione digitale abbinata a un libro cartaceo, per la precisione)
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@akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie
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@DataKnightmare
E le verifiche con le crocette, così non devi nemmeno ragionare per esprimere un concetto.
@andre123 @informapirata @scuola -
@omo_salvadego sì, ma infatti è la stessa cosa. L'unica differenza tra libro cartaceo più versione digitale e libro digitale è che il secondo si vende al 70% del prezzo del primo ma garantisce una marginalità che è quasi del 100%
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@informapirata @scuola a me risulta che i limiti di spesa ministeriali siano fissi da parecchi anni, e non tengano affatto conto dell'inflazione (generale) né dell'aumento dei prezzi. Banalmente, fissando un tetto al prezzo verrebbe fuori che un certo numero di materie non avrebbero un libro di testo (ai costi attuali). Che si fa quindi?
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@esplovago @scuola in realtà quest'anno i tetti di spesa sono stati aumentati vigorosamente. Inoltre il superamento dei tetti di spesa è sempre possibile laddove ci siano giustificazioni valide. L'unico rischio per le scuole che hanno finito dei fondi del PNRR è e se le giustificazioni fanno schifo le scuole si ritrovano con una richiesta di rimborso dei fondi
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@akaCisco @informapirata @scuola discorso che farei a prescindere dal potere decisionale degli insegnanti, poiché se il budget è limitato allora le scelte sul materiale scolastico andranno ponderate meglio. Se ogni volta la spesa è rifilata alle famiglie resterà sempre un problema non gestito.
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@Imprinted @DataKnightmare @andre123 @informapirata @scuola so di gente che andava agli esami con i dadi in tasca
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@deepthroat ma questo è proprio l'ingrediente segreto della ricetta perfetta per privilegiare gli oligopoli a scapito del bene pubblico: fare in modo che l'unica controparte (gli insegnanti) dell'oligopolio (gli editori) sia sostanzialmente impermeabile ai disagi dell'oligopolio. Le famiglie invece hanno come controparte solo gli insegnanti e costoro alzano le mani e con un vibrante "STICAZZI" dicono "che ci possiamo fare? Gli editori fanno tutti così!"
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@informapirata @scuola
Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
Cartacei o digitali non cambia. -
@gestoredirete @informapirata @scuola
l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.
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@ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.
Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:
(SEGUE)
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(SEGUE)
I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.
(SEGUE)
@ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola -
(SEGUE)
Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.
Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità
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@DataKnightmare @informapirata @scuola sulla qualità si potrebbe alzare un po' di polvere a livello mediatico ed ancora prima ministeriale. Un prodotto italiano ed inefficente, roba da due -tre ministeri
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