Citiverse
  • unruhe@mastodon.socialU
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    @generalespecifico @informapirata @scuola dipende sempre chi fa cosa perché. L'imposizione dei libri di testo è una storia vecchia. Serviva ad alcuni editori a battere cassa, non so se coi libri digitali la storia non si ripropone uguale. Il digitale chi lo gestisce? Chi lo comprende? Non saprei. È vero che può migliorare, ma può anche spingere i soliti attori a battere cassa davanti a prodotti scadenti e di difficile fruizione, oltre che prodotti chiusi e con tanto di DRM, ripeto.

  • emama@mastodon.unoE
    39
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    @informapirata @deepthroat @ilarioq @akaCisco @scuola quello dipende dalla scelta del docente. Puoi dirmi titolo ed edizione? Marx entra solo nel terzo volume. Non è la sola lacuna che puoi incontrare, io ero sempre indignata per come trattano le Foibe o poche righe o interpretazione pseudo fascia. Ho sempre risolto aprendo la lim e presentando gli argomenti lacunosi (sono tanti duemila anni in tre volumi) con una ricerca su YouTube (ricchissimo materiale) e Google. E così fu per il Capitale.

  • emama@mastodon.unoE
    39
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    @ippogrifomimetico @informapirata @gestoredirete @scuola dipende da noi farci rispettare. Un genitore scontento mi ha portato due volte davanti alla dirigente. Ma ho sostenuto con tale forza e chiarezza le mie ragioni che anche la dirigente ha dovuto eclissarsi, non voleva prendere le mie parti di fronte al genitore, che ha dovuto andarsene la coda tra le gambe. Purtroppo ci sono alcuni che pur bravi nella docenza, si prostrano alla dirigenza per un poco di misero potere.

  • emama@mastodon.unoE
    39
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    @ippogrifomimetico @informapirata @gestoredirete @scuola ecco i miei di seconda media che diventano docenti per una settimana. Non da soli, con il mio supporto. Ma infine sono loro in cattedra e si sentono sicuri, hanno superato paure, costruito una lezione con le loro forze.

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  • deepthroat@mastodon.unoD
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    @informapirata @scuola fantastico e per come la vedo dovrebbe essere la prassi:

    "Il progetto Book in Progress è un’iniziativa didattica nata nel 2009 presso l’Istituto Ettore Majorana di Brindisi, ideata dal dirigente scolastico Salvatore Giuliano, con l’obiettivo di sostituire i tradizionali libri di testo con materiali didattici autoprodotti dai docenti e personalizzati per gli studenti"

  • generalespecifico@mastodon.unoG
    24
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    @unruhe @informapirata @scuola RIschiando di andare off-topic ... i DRM sono uan grande famiglia di trumenti che posso noessere usati bene, male o malissimo.
    La loro applicazione e'facoltativa e dovrebbe essere giustificata in tutti i singoli oneri a carico dellutente finale.'
    CI sono situaizoni in cui una certe chiusura e'accettabile e altre in cui e'un abuso.

  • yaku@puntarella.partyY
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    @informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola

  • yaku@puntarella.partyY
    15
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    @informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola

  • ippogrifomimetico@mastodon.unoI
    10
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    @Yaku @informapirata @gestoredirete @scuola

    Non si può seguire il manuale e nello stesso tempo educare al pensiero critico e divergente. Il manuale è solo uno strumento. Per fare un esempio, l'antologia di lettere di Guglielmino era ottima, poi non s'è più trovata. Era valido anche il Salinari Ricci, idem non s'è più trovato. Sono antologie che circolavano nel secolo scorso. In questi ultimi anni ho notato l'esuberanza del banale.

  • informapirata@mastodon.unoI
    278
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    @Yaku non ho detto questo, ma ho detto che ad oggi il sistema di controllo per evitare che venga propinata monnezza è estremamente fragile

    @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola

  • emama@mastodon.unoE
    39
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    @informapirata @Yaku @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola generico vago! sii preciso! Quale sarebbe la monnezza!? Fatti non parole, non slogan alla maniera di politici al governo!

  • emama@mastodon.unoE
    39
    0

    @Yaku @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola gli editori non cambiano testo a vanvera e cmq. il docente sceglie quale testo indicare. Io ho continuato ad indicare per quasi 10 anni lo stesso manuale di letteratura perché i nuovi non mi soddisfacevano. Finché non è stato pubblicato uno che ho ritenuto migliore: pulito, chiaro, le immagini non finivano per avere la meglio sul testo, distraendo dai contenuti. Organizzazione ottimale degli autori : intro, bio, opere, stile etc.

  • yaku@puntarella.partyY
    15
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    @informapirata ti dirò, non so nemmeno questo, e nonostante il peggioramento lento ma generale dei testi scolastici* il livello attuale è ancora decente se scegli i testi giusti. Quindi il sistema di controllo (se c'è), ancora tiene.

    * secondo il chiacchiericcio che sento dei docenti
    @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola

  • yaku@puntarella.partyY
    15
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    @emama faccio il cartolaio, come puoi immaginare ho a che fare direttamente con docenti e famiglie e in questo periodo mi vedo passare sotto mano centinaia di libri.
    Il mio punto di vista quindi è parziale, ma non sono a digiuno sull'argomento. @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola

  • yaku@puntarella.partyY
    15
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    @emama non conosco bene il settore dell'editoria ma ti posso assicurare che (li vedo passare) ci sono testi scolastici che hanno un numero di versioni imbarazzante, per esempio il libro "tutti i colori della matematica" ha ben cinquantasei versioni! E parlo solo di quelle cartacee. Inoltre ho diversi testi degli anni passati (max 2 anni) che non verranno mai più utilizzati perché a parità di titolo è cambiato il codice ISBN immagino a causa di un aggiornamento. Anche qui, al netto di editori seri che fanno bene il loro mestiere, ci sono anche i furbetti che sfruttano le pieghe del sistema per guadagni extra sulle spalle delle famiglie (o dello stato) @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola

  • emama@mastodon.unoE
    39
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    @Yaku non essendo di metematica non conosco i testi, posso solo dire che il mio collega di mate sta usando lo stesso testo da anni, finché non viene tolto dal catalogo, ovvero non più pubblicato, il testo è in commercio. E poi non dimentichiamo il vivace mercato dell'usato. I ragazzi si vendono i testi da una classe all'altra.
    @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola

  • emama@mastodon.unoE
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    @Yaku wowww il miglior amico di studenti e genitori alla riapertura delle scuole. Penso ti faranno impazzire!

    @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola

  • yaku@puntarella.partyY
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    @emama
    Eheheheh in questo periodo sono vivo e sano di mente solo grazie alla droga
    @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola

  • yaku@puntarella.partyY
    15
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    @emama
    Se vuoi un piccolo esempio, che ovviamente non fa statistica, su una ventina di libri rimanenza dell'anno scorso, ne ho già 3 che hanno un nuovo codice. Poi magari so' sfigato io eh. L'usato invece è un mondo a parte, molto vivace e interessante, che però non seguo altrimenti esco pazzo davvero. Ma i docenti che lo considerano e lo consigliano fanno benissimo.
    @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola


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