"Dietro il linguaggio della sicurezza, si disegna un sistema di controllo ideologico sulle scuole e le università italiane. (...) Il testo stabilisce che i ministeri della Difesa, della Giustizia, dell’Interno, dell’Istruzione e dell’Università «promuovano corsi di formazione iniziale e progetti di formazione continua» su cultura ebraica e israeliana, sulla storia dell’antisemitismo «incluso l’antisionismo»: criticare le politiche dello Stato di Israele, dibattere sulle sue scelte internazionali o sulla situazione nei territori occupati potrebbe essere considerato equivalente all’odio razziale."