Un pericolo chiaro e presente: prepararsi alla guerra informatica. Nadir Izrael spiega perché è una realtà

Il cyberwarfare ha trasformato il conflitto: invisibile, silenzioso, globale: non servono più eserciti, bastano algoritmi. Colpisce infrastrutture, economie, coscienze. È guerra senza confini, dove la vulnerabilità è digitale e la difesa richiede conoscenza, etica e resilienza. Il futuro della sicurezza si gioca nel codice.

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