Stampa Romana su precari Rai: aprire riflessione su sindacato e rappresentanza 

Il ricorso sistematico al precariato, a rapporti di lavoro regolati senza la giusta applicazione del contratto di collettivo dei giornalisti sono ferite gravi inferte dagli editori alla nostra professione, strumenti con i quali si è indebolita l’intera categoria. Per il riscatto occorre coesione e un sindacato inclusivo che garantisca piena e adeguata rappresentanza. Per questo, nel rispetto dell’autonomia di tutte le articolazioni della Fnsi, la richiesta dei colleghi Rai precari e in attesa del “giusto contratto” di potersi iscrivere all’Usigrai, cosa che lo statuto attuale non consente, deve essere l’occasione di una seria riflessione. Regole che diano a tutti i colleghi una equa e proporzionata forza di rappresentanza indipendentemente da dove svolgano la professione, (testate, programmi, ambito nazionale o regionale) sono la migliore risposta a chi ha sciaguratamente scelto la via della scissione, danneggiando, per il vantaggio di pochissimi, il sindacato e l’intera categoria.

La Segreteria dell’Associazione Stampa Romana


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