Da Il Manifesto.
Figuraccia planetaria di Schillaci, sarà costretto alla retromarcia
C’è anche il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi tra coloro che chiedono al ministro della salute Orazio Schillaci di rivedere la lista dei membri del comitato tecnico sui vaccini. Il suo nome compare tra le diciottomila firme che hanno sottoscritto la petizione del Patto Trasversale per la Scienza per espellere dal comitato Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, «scettici» sui vaccini e fautori dell’omeopatia.
C’è poi la questione dei conflitti di interesse: come ha scoperto il manifesto, diversi membri intrattengono rapporti con l’industria farmaceutica. Alcuni, come il professore dell’università di Foggia Domenico Martinelli e il pediatra del «Bambin Gesù» Alberto Villani, erano membri del comitato anche nella passata composizione (2021-2025), proprio mentre svolgevano consulenze e studi su commissione per le aziende che producono vaccini. Eppure le regole del comitato prevedono «completa indipendenza» e il codice di comportamento che i membri sono tenuti a rispettare compresa «dichiarazione scritta» su «tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati, in qualunque modo retribuiti, che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni».
Ma il caso di Bellavite e Serravalle è già diventato uno scandalo internazionale. Ieri l’autorevole British Medical Journal, tra i più severi sul tema della trasparenza e delle prove scientifiche, ha dedicato al nostro Paese un articolo assai critico dal titolo «Scettici sui vaccini chiamati a assistere il governo in materia di immunizzazione».
Secondo le indiscrezioni raccolte dal Fatto Quotidiano, Giorgia Meloni avrebbe chiesto a Schillaci di risolvere la questione con le dimissioni dei due membri più controversi o l’azzeramento del comitato. La premier in passato ha sostenuto tesi simili a quelle di Serravalle e Bellavite: «Non vaccino mia figlia perché il vaccino non è una religione» disse in piena crisi Covid. Ma adesso sarebbe preoccupata per il rischio di perdere consenso tra gli elettori moderati, a cui la deriva trumpiana in campo sanitario non piace affatto.
Però qualcuno deve essersi mosso per inserire quei nomi nel comitato. Si guarda a Claudio Borghi (Lega), Lucio Malan e Alice Buonguerrieri (Fdi), tra i più scatenati nella commissione d’inchiesta parlamentare sul Covid, che il 25 febbraio scorso hanno invitato in audizione proprio Serravalle. A prescindere dagli sponsor, che in un comitato tecnico si entri per raccomandazione è di per sé un problema.
L'articolo completo (con paywall) si può leggere qui: https://ilmanifesto.it/figuraccia-planetaria-di-schillaci-sara-costretto-alla-retromarcia.