Le vittime della strada vengono umiliate due volte: prima dall’impatto, poi dalle parole e dalle politiche che le ignorano

Un gruppo associazioni per una più equa ha fatto un comunicato ripreso da , usando l'episodio dell'investimento e uccisione di un anziano su una sedia a rotelle come esemplificazione di tutto ciò che c'è di sbagliato nella mobilità in Italia.

Chi si muove senza una gabbia di acciaio è più vulnerabile: pedoni, ciclisti, anziani, disabili, persone a reddito bassissimo. Chi si muove in auto dovrebbe essere responsabile dell'incolumità di chi è fuori, perché usa un mezzo veloce e pesante, quindi pericoloso.

Invece è tutto l'opposto. La stampa racconta di "invasioni della corsia", ma non parla della velocità, del fatto che le misure per limitarla sono ostacolate dallo stesso ministero che dovrebbe farle rispettare.

In Italia il diritto di muoversi liberamente e in sicurezza senza automobile è negato