Meta si conferma strumento di propaganda: promuove insediamenti illegali, ma silenzia chi denuncia crimini e oppressione. È l’ennesima prova di un algoritmo piegato al potere, che censura la verità scomoda e amplifica l’ingiustizia. Un colosso che difende interessi, non diritti.

Meta pubblicizza gli insediamenti israeliani illegali (ma censura chi denuncia il genocidio)