«La letteratura non si genera: si soffre. È un atto di disobbedienza contro la perfezione. È la creazione di un’imperfezione che resiste. L’Intelligenza Artificiale non conosce la vergogna, la perdita, la gioia assurda di una frase che nasce sbagliata e poi, per miracolo, si salva da sola. Non ha mai cancellato una pagina intera solo per salvare un aggettivo. Ciò che l’IA chiama “errore” è, in realtà, il luogo dove l’uomo diventa scrittore. Non “narratore”. Scrittore.
Ho dialogato con lei, l’IA, come con una musa troppo efficiente. E mi ha restituito un libro perfetto, che non valeva niente».
I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata - MOW - Mowmag.com
Ho scritto un romanzo con l’IA, un esperimento di scrittura con l’intelligenza artificiale. Perfetto, impeccabile, struttura e ritmo, colpi di scena, persino i dialoghi. Sublime narrativa d’intrattenimento. Ma la Letteratura fa i conti con il momento in cui chiuderemo gli occhi definitivamente, mentre l’IA non dorme mai. E non contempla la morte come salvezza.
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