La Russia introduce multe per l’accesso a materiale estremista tramite VPN

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che stabilisce la responsabilità amministrativa per i proprietari di servizi VPN e introduce multe per chi cerca deliberatamente e ottiene l’accesso a materiale estremista.

La scorsa settimana, il disegno di legge n. 755710-8 è stato esaminato dalla Duma di Stato della Federazione Russa in terza lettura e approvato dal Consiglio della Federazione. Ora il testo del documento è pubblicato sul portale ufficiale di informazione giuridica. Gli emendamenti entreranno in vigore il 1° settembre 2025.

A metà luglio si è saputo che sono state proposte modifiche al Codice della Federazione Russa sui reati amministrativi, prevedendo, in particolare, multe per chi “cerca deliberatamente” materiali palesemente estremisti su Internet e vi accede.

Il nuovo articolo 13.53 del Codice degli illeciti amministrativi della Federazione Russa prevede una multa per i cittadini da 3.000 a 5.000 rubli (circa 50 euro), che può essere ricevuta per la ricerca di materiali palesemente estremisti su Internet e per avervi accesso, “compreso l’utilizzo di software e hardware per l’accesso a risorse informative, reti di informazione e telecomunicazioni, il cui accesso è limitato”.

Si tratta di 5.500 materiali estremisti inseriti nell’elenco pubblicato dal Ministero della Giustizia o specificati nel comma 3 dell’articolo 1 “Sul contrasto alle attività estremiste”.

Un altro nuovo articolo, l’articolo 13.52 del Codice degli illeciti amministrativi della Federazione Russa (violazione della procedura per l’utilizzo di software e hardware per l’accesso a risorse informatiche, reti informatiche e di telecomunicazione, il cui accesso è limitato, sul territorio della Federazione Russa) prevede sanzioni pecuniarie per i proprietari di software e hardware che accedono a tali risorse. Questa definizione include sia le VPN sia altri mezzi per aggirare i blocchi.

Fornire accesso a risorse proibite comporterà una sanzione amministrativa per i cittadini pari a 50.000-80.000 (800 euro) rubli, per i funzionari da 80.000 a 150.000 (1500 euro) rubli, per le persone giuridiche da 200.000 a 500.000 (5000 euro) rubli.

Inoltre, è stato proposto di integrare l’articolo 14.3 del Codice degli illeciti amministrativi della Federazione Russa (violazione della legislazione sulla pubblicità) con una disposizione in base alla quale ai cittadini verrà imposta una multa da 50.000 a 80.000 rubli per la distribuzione di pubblicità per l’accesso software e hardware a risorse informative con accesso limitato (per i funzionari, la multa sarà da 80.000 a 150.000 rubli e per le persone giuridiche, da 200.000 a 500.000 rubli).

Il disegno di legge e i relativi emendamenti hanno suscitato aspre critiche anche da parte di deputati e personalità pubbliche. Va notato che la scorsa settimana il capo del Ministero dello sviluppo digitale, Maksut Shadayev, ha assicurato a Vladimir Putin che gli utenti comuni non hanno nulla di cui preoccuparsi: le forze dell’ordine dovranno dimostrare che la persona stava intenzionalmente cercando informazioni proibite.

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