@enzoesco @ilarioq @luca @max @lgsp ma così sembra l'epitaffio per mastodon che invece si pasce della multiculturalità
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@Otttoz @enzoesco @ilarioq @luca @max @informapirata
- la questione della lingua è un buon punto che non avevo valutato
- la questione istanze italiane: ho iniziato molti anni fa da una di queste. Gli attriti, i litigi e i blocchi reciproci mi infastidivano e impedivano di interagire con alcune persone. Insopportabile, e non molto adulto.
Ho cercato un'istanza non tematica e che non fosse coinvolta in queste scaramucce: non l'ho trovata
- sono andato su urbanists.social, straniera ma almeno di un tema che mi interessava. Ha chiuso dopo meno di un anno. Era economicamente solida, ma l'admin aveva perso interesse.
- deluso, ho cercato un'istanza, grande ma non troppo, straniera.
- c'è un'istanza italiana che non abbia questi problemi? -
@lgsp le cosiddette istanze tematiche sono una "cagata pazzesca" (e anche le cosiddette istanze locali non hanno alcun senso). Possono avere senso le istanze comunitarie tipo mastodon.bida.im o puntarella.party ma vorrei sapere chi se le incula le istanze locali della provincia di Saronno o quelle dedicate al tennis?
Io su Poliverso non ho mai avuto problemi di attriti e blocchi e quando ho bisogno di parlare con l'amministratore mi basta taggare @admin e lui capisce senza che gli parlo in inglese e mi risponde in italiano.
Posso seguire chiunque in tutte le istanze del mondo e i blocchi sono tutti spiegati qui.
Serto, in teoria poliverso è un'istanza tematica sulla politica, ma io mi ci sono iscritto solo perché era l'unica istanza Friendica italiana e Friendica è diecimila volte meglio di Mastodon e comunque mi sembra che qui non si parli di politica più di altre istanze generaliste.
Invece se vuoi usare mastodon c'è sempre poliversity.it che è dello stesso amministratore di poliverso. L'ho provata per qualche giorno anche se poi ho chiuso l'account perché uso già Friendica e per me non c'è niente meglio di Friendica, ma secondo me poliversity è senza dubbio la migliore istanza mastodon italiana perché offre tutte quelle cose che le altre istanze non hanno come togliere quella cazzata del limite di 500 caratteri, offrire la formattazione, consentire alcune forme di pubblicazione automatizzata.
Inoltre non è gestita da masto.host che è proprio il contrario della decentralizzazione di cui tutti gli analfabeti su mastodon si riempiono la bocca mentre stanno tutti sullo stesso server masto.host! Ridicoli
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@enzoesco @admin @informapirata @ilarioq @luca @Otttoz @max
Poliversity è fantastica ?così come citiverse e feddit, su cui ho accojnt e che sostengo). Però è per giornalisti e accademici. Io non sono nelle categorie, e, a meno che non venga cambiata questa regola, non me la sento di "imbucarmi".
glitch-soc è un bel fork. Poliverso invece, approccio friendica, al momento non mi interessa. Quindi cosa rimane? Il panorama delle istanze italiane al momento non mi attrae, purtroppo. -
Però è per giornalisti e accademici.
In realtà è pensata per ospitare studenti, ricercatori e giornalisti, ma è aperta a tutti. Solo che non lo dico troppo per fare un minimo di selezione all'entrata. Dalle condizioni di servizio:
Poliversity è una comunità Mastodon italiana
dedicata all'università, alla ricerca, alla scuola e al giornalismo. Promuoviamo il Diritto alla Conoscenza e la corretta informazione: è aperta a ricercatori, giornalisti, operatori dell'informazione, fotoreporter, bibliotecari, archivisti, studenti,
ex studentied educatori di tutti i livelli, editor, tecnologi, dirigenti di istituzioni scolastiche e chiunque sia
o si senta coinvoltonel mondo dell'istruzione e del giornalismo.
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@macfranc l'idea è nata dal problema peso zainetto.
Mi piacerebbe riunire un gruppetto di persone per creare dei libri (scuola primaria per iniziare) da sottoporre alle commissioni di scelta dei testi.
Dovrebbero essere:
Pagine singole, stampate al bisogno e raggruppate per tema (se studio l'Impero Romano non mi porto dietro la parte relativa all'unità d'Italia).
Le pagine singole sono facilmente sostituibili se sgualcite.
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@ilarioq interessante! Avevo sentito di un progetto per libri scolastici open source, così che uno li usa in formato elettronico o li stampa alla bisogna, sembra un'idea compatibile con quella di cui parli.
Ho perso il riferimento, ma ho trovato questo articolo sull'argomento
@macfranc @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max
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@lgsp confermo che ci sono alcuni progetti interessanti. Ne ho scritto un mese fa per un articolo che dovrà uscire (a Ferragosto 🤬) su Agenda Digitale:
1) Wikibooks: Bibliotecha scolastica
2) Book in progress
3) Saperi condivisiMa non conoscevo affatto quello di cui parla @ilarioq
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@macfranc avevo scritto a wikibooks non mi hanno mai risposto.
Book in progress non ricordo perché non mi aveva soddisfatto.
Saperi condivisi non lo conosco.Il mio obbiettivo era andare oltre alla mera pubblicazione su vari siti.
Progetto troppo ambizioso che non ha mai trovato consensi. -
@ilarioq
A chi avevi scritto? Di per sé su wikibooks ognuno scrive liberamente, non c'è qualcuno che valida le pubblicazioni. Devono essere testi originali poi per il resto non ci sono altri limiti. @wikimediaitalia non interferisce con la creazione di contenuti.
@macfranc @lgsp @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max -
@maupao non ricordo è passato un po di tempo. @wikimediaitalia @macfranc @lgsp @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max
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@ilarioq
Se vuoi posso darti una mano a capire cosa si può fare.
@wikimediaitalia @macfranc @lgsp @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max -
@macfranc
Book in progress è un progetto che a parole è di condivisione ma nella realtà delle cose è chiuso e blindato. Per esempio non si possono vedere i testi se prima non si è aderito alla rete di scuole. Adesso ricordi di aver letto che si chiama bookinprogressai, vi lascio immaginare cosa significhi quell'ai finale...
@lgsp @ilarioq @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max -
@maupao si volentieri! Negli ultimi tempi ho un po perso la speranza di riuscire a fare qualcosa. La voglia di fare qualcosa rimane. Dove vivo io i libri fino alle superiori sono gratis, immagino per chi se li deve pagare quanto possa essere un problema.
@wikimediaitalia @macfranc @lgsp @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max -
Book in progress è un progetto che a parole è di condivisione ma nella realtà delle cose è chiuso e blindato
L'avevo visto diversi mesi fa e non avevo notato queste condizioni d'uso. Purtroppo nei giorni in cui ho scritto l'articolo, il sito non era disponibile
aver letto che si chiama bookinprogressai, vi lascio immaginare cosa significhi quell'ai finale...
Vabbè, tra un po' anche i venditori porta a porta ti vendono i depuratorAI d'acqua o gli AIspirapolvere
@lgsp @ilarioq @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max
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@macfranc @maupao @lgsp @ilarioq @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max Book in progress del mitico Majorana di Brindisi.
"Il software si basa su una banca dati realizzata dagli stessi docenti. Per questo non ci sono problemi di fonti, di rispetto della privacy e di bias, a differenza dei comuni chatbot. L’idea? Offrire una totale personalizzazione della didattica."
(Se sono sinceri) allenano il modello sui loro stessi testi. Ci sarà dietro il solito Gemini. Nessuno insegna lì? -
@ilarioq
Quindi sei in trentino? Ci raccordiamo nei prossimi giorni. Se per te va bene ci sentiamo in privato per coordinarci
@wikimediaitalia @macfranc @lgsp @enzoesco @admin @informapirata @luca @Otttoz @max
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