INSOSTANZIALE LA LUCE

insostanziale la Luce nella carne si oscura (energia fatta densa)

luce verde della memoria scuote la morte:

il nocciolo del tempo nel buio delle vene è universo presto deperibile

Analisi del testo


Contesto e tema


Questo breve componimento esplora il paradosso di una luce insostanziale che si fa carne, memoria e tempo. Il titolo è già lancinante: la luce “insostanziale” contrappone l’effimero all’esistenza corporea.


Temi e atmosfere


  • La tensione tra leggerezza e densità, luce e oscurità.
  • Il corpo come luogo di trasformazione energetica (“energia fatta densa”).
  • La memoria evocata come luce verde, capace di scuotere la morte.
  • Il tempo umano racchiuso nel “nocciolo” delle vene: un piccolo universo destinato a svanire.

Figure retoriche


  • Paradosso tra “insostanziale” e “carne” per mettere in crisi la percezione dei sensi.
  • Metafora dell’energia che si addensa in corpo, suggerendo un contatto tra fisica e vita interiore.
  • Colore come significante emotivo: il verde diventa memoria e rinascita.
  • Punteggiatura forte (parentesi e due punti) che interrompe il flusso, creando pause di sospensione.

Ritmo e musicalità


Il componimento gioca su versi brevi e cesure nette. L’uso della parentesi rallenta la lettura, invitando a soffermarsi sull’“energia fatta densa”. Il verso conclusivo apre uno squarcio nell’immenso (“universo / presto deperibile”), donando al lettore una sensazione di vertigine e caducità.


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