La simulazione di un social network popolato solo da bot dimostra che le strategie per ridurre polarizzazione e hate speech online hanno effetti minimi, o addirittura peggiorano la situazione
Un esperimento condotto dall’Università di Amsterdam rivela che il problema sia strutturale e connaturato proprio ai social network, e di conseguenza impossibile da risolvere con interventi semplici. I risultati dell'esperimento vanno comunque considerati con il giusto grado di scetticismo, dato che lo studio non è ancora stato sottoposto a peer-review, ma è comune interessante approfondire l'idea da cui sono partiti Petter Törnberg, assistente professore specializzato in intelligenza artificiale e social media, e il ricercatore Maik Larooij.
Gli autori hanno creato una piattaforma sintetica minimale, progettata da zero, dove agenti simulati potevano:
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