Citiverse
  • Persone, riprendetevi.

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    ju@nugole.itJ
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    Persone, riprendetevi. 😑

    Girare da un'azienda all'altra sperando che arrivi il salvatore che garantisce internet facile, comoda, gratuita e sicura per la grazia del suo buon cuore, è un po' come cambiare segretario del PD sperando che il prossimo faccia il miracolo.

    Il passaggio di internet da "cosa da nerd" a strumento indispensabile per la vita quotidiana è avvenuto mettendo in piedi un gigantesco inganno a scopo di lucro.

    L'inganno è questo: maschero un sistema estremamente complesso dietro a una facciata che richiede pochi gesti comodi, facili e intuitivi: "non devi pensare a niente, facciamo tutto noi!".

    Non devi pensare che lo strumento che stai usando è complicatissimo, non devi chiederti come succedono le cose, non devi scendere in profondità...
    Non devi pensare.
    Non devi capire.
    Capire è complicato.
    Troppo complicato.
    Faticoso, fastidioso, ti rende nervoso, irritabile, tutta questa gente che ti dice di accendere i neuroni...
    Non farlo, non farlo, ascolta la ninnananna, continua a dormire, è facile, semplice, basta cambiare azienda e dire che hai fatto una scelta etica, vedi? Sei bravo, hai cambiato tutto. Non è cambiato niente.
  • marcoboh@devianze.cityM
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    @ju e quindi che si fa? Uno vale l'altro? Parlo da non esperto naturalmente, sono completamente d'accordo su quello che scrivi però non sono in grado di gestire le cose e devo almeno fare finta con me stesso di fidarmi di chi, almeno a parer mio, mi imbroglia di meno o in modo meno sgradevole. Alla fine, già non usare chrome a molti sembra roba incomprensibile, manco sanno di che stai parlando, figurati il dilemma tra firefox, Vivaldi o che altro. Per me il dilemma esiste ed è importante, ma >

  • paoloparti@snowfan.masto.hostP paoloparti@snowfan.masto.host ha condiviso questa discussione
  • ju@nugole.itJ
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    @marcoboh@devianze.city
    e quindi che si fa?
    Si fa un piccolo salto di consapevolezza.
    La prima cosa da fare è cambiare approccio.
    È vero che l'informatica è complessa, molto complessa.
    È vero anche che i concetti di base sono comprensibili a tutti.

    Ti faccio un esempio: la matematica è complicatissima, ma si studia anche alle elementari.

    Allora, cominciamo ad andare alle elementari di informatica.

    Qui sorge un problema: molte guide sul web presumono conoscenze complesse.
    Ma la soluzione è a disposizione: sul fediverso ci sono persone disposte a spiegare, per esempio io.

    Tra l'altro quando ho cominciato a interessarmi di queste cose facevo l'Università di Lettere e non sapevo neanche cosa fosse una password (davvero!). Si impara. L'unica cosa è decidere di non voler più accettare a occhi chiusi.

    Uno vale l'altro?
    Sì.
  • giacomo@snac.tesio.itG
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    @ju@nugole.it

    Sarò noioso, ma secondo me, le conoscenze trasmesse in questo corso (molto intensivo, ma per adulti senza alcuna competenza informatica pregressa), opportunamente diluite nel corso dei 5 anni ed esemplificate con giochi, sarebbero perfettamente alla portata dei bambini delle elementari.

    @marcoboh@devianze.city

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