17 dicembre 1945, Washington, D.C.. Aula della Corte Marziale. Il Pubblico Ministero: “Comandante Hashimoto, grazie per aver accolto la nostra richiesta di presentarsi negli Stati Uniti per testimoniare in questo processo. Le chiediamo: secondo la sua esperienza, il comandante McVay avrebbe potuto evitare il vostro attacco se la nave avesse zigzagato?“, Kaigun-taisa della Marina imperiale giapponese Mochitsura Hashimoto, comandante del sommergibile I-58: “No. L’Indianapolis era già nel nostro campo visivo e in posizione favorevole. Anche se avesse zigzagato, avremmo comunque potuto colpirla. Il nostro attacco non dipendeva dal fatto che la nave mantenesse rotta costante o meno“

USS Indianapolis: la missione segreta che costò la vita a 879 marinai
Quando il presidente Truman decide di lanciare la bomba atomica su Hiroshima per piegare la resistenza del Giappone, i componenti dell’ordigno devono essere inviati segretamente sul luogo di partenza del bombardiere Enola Gay. La missione viene affidata al Captain McVay ed alla sua Indianapolis. Ma l’esito finale per il Comandante e 879 marinai sarà tragico

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