Il primo bombardamento di Roma avvenne il 19 luglio 1943, durante la seconda guerra mondiale, ad opera di bombardieri statunitensi delle forze aeree alleate del Mediterraneo.
Il quartiere San Lorenzo fu duramente colpito dalle bombe.
Pio XII in visita alla Basilica di San Giovanni in Laterano il 13 agosto 1943, in occasione del secondo bombardamento di Roma
Dopo un triennio di ipotesi intorno all'inserimento della capitale italiana nel novero degli obiettivi aerei alleati, San Lorenzo fu il quartiere più colpito dal primo bombardamento degli Alleati mai effettuato su Roma, insieme al Tiburtino, al Prenestino, al Casilino, al Labicano, al Tuscolano e al Nomentano.
Le 4.000 bombe (circa 1.060 tonnellate) sganciate sulla città provocarono circa 3.000 morti e 11.000 feriti, di cui 1.500 morti e 4.000 feriti nel solo quartiere di San Lorenzo.
Al termine del bombardamento papa Pio XII si recò a visitare le zone colpite, benedicendo le vittime sul Piazzale del Verano.
Tra i soccorritori morti (morirono ventiquattro vigili del fuoco) anche il comandante dei carabinieri generale Azolino Hazon, accorso sul posto.
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