Stop ad aereo della Seawatch, Enac lo ferma per 20 giorni

L’ong: «dopo che la scorsa settimana il nostro aereo da ricognizione Seabird 2 ha documentato l’ennesimo caso di omissione di soccorso, costato la vita a due bambini e una persona adulta, oggi Enac ci ha notificato il fermo amministrativo di un altro nostro aereo, Seabird 1, per venti giorni»

«Siamo curiosi di saperne di più e di scoprire qual è, questa volta, il pretesto per tenerci lontani da chi ha bisogno di aiuto. Come al solito - commenta Sea-Watch - non paga chi commette violazioni dei diritti umani: paga chi le denuncia».

In linea generale il decreto flussi stabilisce sanzioni, fino appunto al fermo amministrativo, per quegli aeromobili privati, che non segnalano all’Enac «immediatamente» situazioni di emergenza in mare. Per questo l’ong, che afferma di fare queste segnalazioni sempre e puntualmente, sta cercando di avere notizie più dettagliate su quanto deciso dall’Enac.

Lo scorso anno gli aerei della ong hanno effettuato 151 missioni per oltre 845 ore di volo. Sono riusciti ad avvistare 221 imbarcazioni cariche di migranti in difficoltà; circa 11mila le persone su queste imbarcazioni. Un lavoro che si affianca e sostiene i salvataggi veri e propri effettuati con le navi. L’ultimo avvistamento che la ong aveva segnalato sui social è quello di fine luglio: quattordici persone cadute in acqua, dodici tempestivamente soccorse e condotte al porto di Lampedusa; tra queste anche due neonati.

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