Sto facendo una prova tecnica per vedere che succede al mio podcast libero e self-hosted su castopod @123podcast

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Quando lo collego ai servizi Apple Podcast e YouTube podcast.

Per ora Youtube si è incazzato solo per una puntata, quella dove parlo male di Spotify, ma prevedo nuovi copyright warning perché alla fine di ogni puntata metto un brano musicle intero, sul quale non faccio attività lucrativa né interruzioni pubblicitarie a differenza dei brani musicali pubblicati su YouTube.

La puntata numero 2, intitolata "Spotify è il male" a quanto pare non sarà accessibile in Russia e Bielorussia, perché ho usato la marcia imperiale di Star Wars come tappeto sonoro per rappresentare acusticamente i danni di Spotify mentre venivano elencati. Hai visto mai che mi ridiventano comunisti...

Anche "People have the power" viene censurata, ma stavolta solo in Russia, almeno in Bielorussia la possono sentire...

Anche gli Ska-P sono interdetti in Russia...

Pure Michele Figliodijack resta proibito all'ombra del Cremlino. Si vede che nella SIAE russa hanno riciclato vecchi funzionari del KGB.

A Mosca va bene solo Pupo nei concerti Live, Lucio Dalla sul tubo è un sonoro "NYET".

Una puntata del podcast ha avuto 22 visualizzazioni in poche ore, le altre nessuna. Il motivo? YouTube ha deciso di metterla nei “suggested content”, i contenuti proposti dalla piattaforma. E questo conferma il paradosso dei social commerciali: credi di parlare al mondo sempre e comunque, ma parli solo ad una bolla invisibile decisa da un algoritmo ad ogni post, in base a criteri di monetizzazione e non per criteri di qualità dei contenuti.

@gubi io lo ascolto con antenna pod e le puntate arrivano tutte @matz
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