@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica si potrebbe aprire la strada ai "prestanome", che certo, se ne assumerebbero tutte le responsabilità del caso, ma ... È una tecnica che forse è già stata usata.
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@generalespecifico @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica sì era già uscito un sito web (ironico) sulla possibilità firmare qualsiasi applicazione al costo di 50centesimi l'anno, se lo ritrovo lo posto
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@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica aldilà del fatto che potrebbe essere una tecnica per introdurre applicazioni malevoli ma firmate, da parte di chiunque, associarsi in uno "studio" di sviluppatori, anche solo per condividere risorse, tra cui la firma, non mi pare nulla di male.
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@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica di fatto, la firma, finché limita la diffusione "mondiale" tramite store, potrebbe essere decente, ma se impedisce di far girare sul proprio dispositivo le proprie applicazioni seppur per uso personale, beh ... A proposito, i .exe sotto Win, magari generati da un compilatore, filano "lisci" ?
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@informapirata @informatica Che amarezza... ho scritto a Pierfrancesco Maran, forse non servirà ma almeno ci ho provato.
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@skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica forse come le app di Fossify, di deltachat, matrix o molte altre che sono già lì, continueranno ad essere distribuite solo sul play store. Ma di certo è una grave limitazione per chi ama il software libero. Speriamo che la modifichino questa norma anche se lo strapotere assoluto di Google fa pensare il contrario...
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@skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica ( nota da vecchi : i .COM esistono ancora?)
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@luddisti @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica questo del sideloading è un grosso problema. Noi che vogliamo usare le macchine avendone il pieno controllo dobbiamo scontrarci con la sempre minore competenza informatica e gente che cerca prodotti "chiavi in mano". Per carità anch'io voglio che una cosa funzioni subito. Però nel tempo vorrei anche cambiarci "pelle", potendo. E a chi mantiene l'egemonia, la scarsa conoscenza fa bene.
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@generalespecifico @skariko @ilarioq @rms @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica su windows gira ancora la qualunque. Almeno windows 10. Esce un avviso e clicci esegui comunque
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@desideria @informapirata @informatica Magari. Mi chiedo anche perché l'Unione Europea, che sulla carta punta molto sul sovranismo digitale, non supporti il progetto, visto che mi pare sia l'unica reale alternativa europea al duopolio iOS/Android
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@skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica
Se l'Europa (invece di occuparsi di chat control..) magari obbligasse i produttori di hardware venduto in UE a rilasciare i codici dei driver forse potrebbero nascere delle rom alternative aosp con facilità di installazione alla portata di chiunque (tipo graphene, che al momento limitato solo sui pixel) e ciao ciao Google x sempre.
Ma questo sarebbe un in un mondo parallelo. -
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @informapirata @informatica se rilasciassero i sorgenti dei driver sarebbero costretti a mostrare tutte le porcate che ci mettono dentro... forse potrebbe bastare una documentazione opportuna dell'hardware per far nascere driver alternativi, ma sto solo pensando ad alta voce, non so quasi nulla di materie tecniche mobile, a parte smanettare con le custom rom negli anni d'oro.
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@storiespettinate @allanon @parapiglia @informapirata Il sistema c'è e bene o male inizia a funzionare (modian / postmarketos / altre distribuzioni linux per telefoni), ma ha dei limiti:
* installare sistemi alternativi sui telefoni è difficile, installarli su telefoni economici spesso è impossibile, a causa del modo in cui sono progettati dai produttori¹
* i telefoni progettati per far girare distribuzioni linux sono prodotti di nicchia venduti in quantità irrisorie che fanno sì che i prezzi siano stratosferici oppure i prezzi siano altini e la qualità scarsina
* non essendo sistemi android né ios, le app mainstream non ci girano, e non tutti hanno voglia di sbattersi ad insistere con la banca per avere un modo alternativo di accedere al sito (di solito lo si può ottenere, ma non sempre senza fatica), andare di persona dal medico anziché poterlo contattare tramite app, eccetera eccetera. -
@informapirata @allanon @storiespettinate @parapiglia
¹ non è un problema di prestazioni: onestamente il pinephone (base) non ha chissà quale potenza di calcolo, ma phosh ci gira tranquillo e plasma è usabile (sono le due interfacce per telefono principali sotto linux), i problemi sono
a) fare il boot di un sistema diverso
b) il supporto hardware nel kernel, che di solito per i telefoni economici è vincolato ad una versione obsoleta del kernel patchato per android -
@desideria @informapirata però sailfish os ha una base libera, ma l'interfaccia è proprietaria, a me pare meglio lavorare su sistemi che siano totalmente liberi, tanto per evitare problemi più avanti nel tempo
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@allanon @jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @informapirata @informatica
Lo sviluppo di hardware o la pubblicazione delle specifiche della interfaccia e'scelta e prerogativa del costruttore dell'hardware. Tale scelta puo'essere politica e/o di marketing, soprattutto se si parla di grandi attori.
IMHO non deve esserci lóbbligo di rivelare certe caratteristiche, se cio'non comporta disagi o problemi.
Ogni scelta porta una conseguenza. -
@allanon @jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @informapirata @informatica
Ogni scelta porta una conseguenza.
Se un dispositivo e'aperto, puo'essere usato da piu'persone/sviluppatori.
Un dispositivo "chiuso" rende responsabile il produttore sia a livello commerciale sia a livello tecnico (e civile).
(se mi permettete una malizia)
Salvo casi in cui l'hacking e la pirateria lavorano poi a favore del produttore ... che rsta deresposabilizzato a causa di un uso "non confrome" -
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica In teoria l'obbligo c'è già, non solo in UE ma in tutti gli stati della convenzione di Berna. I driver fanno parte del kernel (Linux), che a differenza del resto del sistema è rilasciato con licenza GPL (copyleft). Alcuni produttori pubblicano il codice, altri no e rimangono impuniti.
1/n -
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica In teoria i detentori del copyright (gli sviluppatori del kernel, ma non gli utenti) potrebbero fare causa a questi produttori. In pratica non ce li vedo, ad esempio, i tribunali cinesi a sanzionare le aziende locali solo perché qualcuno in occidente si è lamentato.
Non so se si possa agire nei confronti degli importatori.
2/n -
@jk_k2 @skariko @sabrinaweb71 @storiespettinate @parapiglia @allanon @informapirata @informatica In ogni caso, anche quando il codice viene pubblicato, la sua qualità è pessima e non soddisfa i requisiti per essere incluso nel kernel Linux ufficiale. (Nessuno spende grosse cifre per scrivere il driver di un chip che sarà obsoleto a breve). Quindi bisogna tenersi una versione del kernel vecchia di molti anni.
3/n
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