@bucciabuccia@mastodon.social Signal utilizza almeno quattro sistemi differenti (purtroppo tutti statunitensi) tra cui AWS, Azure, Cloudlfare e Google. Difatti era down per alcuni e non per chiunque.

Da quanto so, inoltre, se la cosa dovesse persistere possono "switchare" su altri cloud con semplicità. Questo è stato pensato dopo che nel 2018 Amazon chiuse loro l'account.

@skariko

> Questo è stato pensato dopo che nel 2018 Amazon chiuse loro l'account.

Veramente? Fonte?

@bucciabuccia@mastodon.social l'ho fatta decisamente breve ma mi riferivo a quanto successo nel 2018: https://signal.org/blog/looking-back-on-the-front/ ovvero quando sostanzialmente gli dissero che non potevano più usare AWS come stavano facendo per aggirare le censure perché altrimenti avrebbero chiuso tutto.

@naufraghi @informapirata DeltaChat è interessante e decentralizzato, ma essendo basato su email lascia trapelare parecchi metadati e inoltre è strettamente meno sicuro del protocollo Signal non supportando forward secrecy https://delta.chat/it/help#pfs

@skariko Privacy only available in selected markets.

Peccato perché domain fronting era una bomba come strumento anti-censura.

@informapirata @informatica migrare a qualcosa di diverso da WhatsApp è già incredibilmente difficile. Per questo se proprio dobbiamo provarci, io proverei con qualcosa di più aperto come un server Matrix. Io sto usando Matrix con qualche amico e il client opensource Fluffychat che è molto bello e facile da usare.

@Neffscape @informapirata @informatica le alternative ci sono, non ci sono gli utenti. #matrix #xmpp #deltachat #tyr e-mail ecc ecc.

@davgian eh, è vero...

@Neffscape @informatica

@Neffscape @informapirata @informatica ciao hai trovato un server con un bridge di whatsapp utilizzabile? Io sto provando a farmi un homeserver casalingo non federato per provarlo

@naufraghi
Ho anch'io provato DeltaChat, trovandolo interessante.
Che si basi su uno dei protocolli più longevi della rete, la posta elettronica, mi sembra un punto di forza interessante, anche se il non rifondarsi da zero può impedire di essere totalmente innovativi.

Sulla facilità concordo in pieno.

Ma sinceramente devo ammettere di non aver capito come integrare le WebApp webxdc, e di non aver sperimentato.
Puoi raccontarcelo tu un poco?
@lollo004 @BucciaBuccia @informapirata @informatica

@Pare @lollo004 @BucciaBuccia @informapirata @informatica lo racconto solo da utente, non da sviluppatore. In ogni chat o gruppo si possono condividere come allegati delle App, queste app sono come pagine web. C'è https://webxdc.org/apps/#webxdc-editor che è come un documento Google condiviso ma senza un server centrale. Ma ce ne sono mille altre, dai sondaggi, alle gallerie agli emulatori. Alcune hanno lo stato condiviso, altre sono personali.

@Pare @lollo004 @BucciaBuccia @informapirata @informatica Un po' più nel tecnico, ogni chat crea un gruppo p2p, il canale si occupa di consegnare il messaggio di ogni partecipante agli altri. Le app che gestiscono lo stato condiviso leggono i messaggi e si aggiornano. Come fanno? È interessante, ma non banale; devono evitare i conflitti senza chiedere niente all'utente. CRDT è una sigla magica da cercare per approfondire, ma ci sono librerie che fanno il lavoro difficile per noi.

@naufraghi @Pare @lollo004 @BucciaBuccia @informapirata @informatica

Ho finito proprio questa mattina di leggere l'essay/manifesto di Ink and switch su Local First, in cui fanno riferimento a CRDT: https://www.inkandswitch.com/essay/local-first/

Lo prenderò come segnale per provare Delta Chat 🧐